Canapa e sue proprieta’
September 20, 2022La canapa sativa è certamente una tra le piante più conosciute e diffuse nel mondo. Appartenente alle Cannabaceae una famiglia di piante angiosperme dicotiledoni, piante con fiori senza petali e frutti con un singolo seme. La canapa sativa è una pianta annuale che cresce senza l’utilizzo di pesticidi e concimi chimici, non necessita di costante manutenzione e irrigazione. Costituita da un rigido fusto è caratterizzata da foglie palmate di forma seghettata che si estendono tutto intorno allo spazio. Di un colore verde brillante si adatta a tutti i tipi di ambienti bonificando i terreni.
Le proprietà della Canapa sativa sono innumerevoli, viene considerata una delle piante più complete in natura. Le molteplici essenze si concentrano nell’inflorescenza femminile, che può arrivare a contenere oltre 100 diversi terpeni. In profumeria botanica rappresenta una nota davvero interessante per profumi da un’incredibile forza olfattiva. In aromaterapia ha un’azione distensiva, rilassante e riequilibrante. Il suo aroma è fresco, dolce, erbaceo, che rasserena lo spirito, un canto vibrante di felicità e di fiducia.
Gli usi della Canapa in Italia risalgono a tempi molto antichi. Recenti ritrovamenti sul lago di Albano, nei pressi di Roma, hanno dimostrato che la canapa fosse presente allo stato selvatico in Europa già intorno all’11.000 secolo a.C. L’Italia per un lungo arco di tempo ne è stata la seconda produttrice più grande del mondo: dalla produzione tessile (vestiti, carte e tessuti tradizionali ricamati), a materiali di costruzione di bioedilizia (mattoni, vele e corde per la navigazione) cosmetici, sostanze alimentari, prodotti oleosi e molto altro ancora. Per questo viene da sempre definita “sativa = utile” una pianta incredibilmente versatile.
COLTIVAZIONE
Nella prima meta’ del 900 l’economia italiana della tarddizione contadina procedeva di pari passo con la produzione di prodotti alla canapa di alto livello qualitativo e totalmente ecologici.
la mentalita’ del riciclo si attuava nel quotidino, lavorando ogni singola parte della pianta in modo intelligente e innovativo. La cultura della canapa si è radicata nella nostra identita’ sociale e storica; intere generazioni sono cresciute al fianco di questa preziosa risorsa con rispetto.
Origini
La cannabis ha origine in zone molto calde ed umide tipicamente Asiatiche, dalla Cina Occidentale all’India Settentrionale tra cui Thailandia, Cambogia, America Centrale, Colombia, Messico e Brasile. La canapa sativa è caratterizzata da foglie lunghe e sottili, un fusto alto e slanciato, tempi di fioritura molto lunghi che possono raggiungere i dieci mesi. Si tratta di una pianta molto resistente, non suscettibile a muffe al contrario della specie indica.
Effetti
Gli effetti della cannabis vengono chiamati “effetti hight – effetti alti” perché rivolti in particolare alla sfera psichica e celebrare: se assunta aumenta il senso creativo ed euforico.
Le sue qualità si esprimono al massimo grado sugli effetti psico-fisici che offre: aumenta l’energia positiva, contrasta l’ansia e la depressione portando una maggiore creatività e voglia di fare. Riduce la nausea portando un senso di pace e benessere al corpo e alla mente.
Origini
La cannabis ha origine in zone molto calde e secche tipicamente Mediorientali tra cui Afghanistan, Pakistan, India, Turchia. La canapa indica è caratterizzata da foglie larghe e un fusto corto e robusto, i suoi tempi di fioritura sono brevi, per questo è spesso privilegiata dai coltivatori. Rispetto alla canapa sativa nel momento della fioritura è necessaria attenzione e cura perché soggetta a muffe di vario tipo.
Effetti
Gli effetti della cannabis vengono chiamati “effetti stone – effetti pietra” perché rivolti in particolare al corpo e agli aspetti fisici in generale: se assunta aumenta i sensi e le percezioni corporee. Le sue qualità benefiche a livello psico-fisico sono svariate: rilassa e distende i muscoli del corpo migliorando contratture e dolori articolari. Aiuta a contrastare l’insonnia migliorando la qualità del sonno, riduce lo stress e l’ansia portando calma e serenità allo spirito, riduce i dolori e le infiammazioni.
Olio di canapa
L’olio essenziale della canapa sativa è prodotto dai fiori delle piante femmine o ermafrodite attraverso distillazione in corrente di vapore. La varietà della canapa sativa produce tipicamente alti livelli di Cannabidiolo (CBD) il quale conferisce alla pianta molteplici effetti benefici e terapeutici, tra i quali, effetti antinfiammatori e antidolorifici. La coltivazione per la produzione dell’olio essenziale deve seguire delle chiare specifiche: la coltivazione è senza utilizzo di additivi chimici e senza pesticidi in modo che l’olio essenziale risulti puro e 100% naturale.
L’olio essenziale è un prezioso concentrato di terpeni presenti naturalmente nella Canapa, i quali agiscono positivamente sulla sfera psico-fisica della persona combattendo ansia, stress, insonnia, mal di testa e cefalee. Tramite l’energia sottile della pianta, la Canapa ha lo scopo di rilassare e distendere corpo e mente inducendo una sensazione di calma e serenità. Ideale diffusa in ambienti rilassanti per beneficiare appieno delle sue potenzialità aromaterapiche.
Proprietà e benefici della Canapa
I vari livelli di Cannabidiolo (CBD) secondo vari importanti studi hanno proprietà analgesiche e antinfiammatorie aiutando a rilassare i muscoli. Il Cannabidiolo riesce efficacemente a ridurre gli stati infiammatori regolando diversi apparati tra cui il sistema nervoso centrale e consente il rilascio di sostanze biochimiche tra cui la serotonina, il famoso ormone della felicità.
Il Cannabidiolo aiuta a supportare il ciclo mestruale nelle donne agendo come rilassante allevia il dolore, rilassa predisponendo uno stato di calma e quiete. Le sue proprietà ansiolitiche permettono di affrontare le mestruazioni con un maggiore controllo degli sbalzi d’umore.Il Cannabidiolo contrasta il male alla testa frequente e l’emicrania grazie all’attivazione della serotonina, la quale, se assente, può causarne i sintomi.
Differenze tra Canapa e Marijuana
Nel corso del tempo si sono verificate diverse incomprensioni riguardo la differenza tra canapa e marijuana. La marijuana scientificamente viene definita come la sostanza psicoattiva derivante dalle infiorescenze della pianta femminile della canapa.
La cannabis è riconosciuta come Cannabis sativa L. della quale si distinguono tre varietà: la cannabis sativa (utile), cannabis indica (indiana) e cannabis ruderalis (russa o americana) tutte con dimensioni, origini, concentrazioni, percentuali e principi attivi differenti.
Il termine marijuana etimologicamente non ha alcun significato. Veniva così definita dai messicani – la specie indica – per il suo effetto stupefacente ad uso ricreativo. Nel corso della storia sono stati inventati diversi termini per identificare la marijuana sempre in riferimento alle infiorescenze essiccate per essere successivamente fumate, benché la canapa abbia una storia molto più prestigiosa e vi siano innumerevoli veicoli per beneficiare di tutte le sue qualità. Indubbiamente la sua ‘fama di stupefacente’ ha indebolito la grande storia della canapa, tra le piante più complete e utili che la natura ha da offrire. Ad oggi importanti ricerche scientifiche hanno permesso a questa pianta di riacquistare valore e interesse.
Canapa legale
Con canapa legale si intende la varietà sativa, quella che nella legge n.242 del 2 dicembre 2016 permette la libera coltivazione di canapa con contenuti di THC inferiori allo 0,2%.
I maggiori impieghi della canapa legale in Italia sono a base di alimenti (nella produzione di semi, olio, farina, biscotti, condimenti) tessuti, carte, cosmetici, materiali edili, sportivi, accessori di moda ma anche aromaterapici come l’impiego dell’olio essenziale.
In Italia negli ‘30 la coltivazione della canapa occupava 85 mila ettari di terreno vantando il titolo di seconda produttrice mondiale per quantità dopo l’Urss e prima per qualità. Solo dopo il 1950, con l’avvento della produzione di fibre sintetiche, la canapa ha smesso di essere un’importante fonte di guadagno per l’economia italiana fino ad essere posta quasi nel dimenticatoio.
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